Uno dei bisogni essenziali dell’essere umano è quello di amare e di essere amato. Sin dalla nascita siamo “programmati” a livello evolutivo a formare relazioni interpersonali, per cui dovrebbe essere abbastanza naturale incontrare una persona adatta a noi. In verità, però, sono molti coloro che scelgono ripetutamente compagni inadatti, finendo per vivere le relazioni con sofferenza e infelicità. Per alcuni è facile porre fine a un rapporto di coppia non soddisfacente, ma per altri rappresenta una grossa difficoltà. Sono molti infatti coloro che rimangono intrappolati all’interno di una relazione disfunzionale, anche se nel profondo si rendono conto di essere infelici, avendo piena consapevolezza che il partner in realtà non è quello adatto.
Due delle domande che possiamo ascoltare spesso nella vita di tutti i giorni sono: “Perché non riesco a scegliere il partner giusto?” e “Perché rimango in una relazione che mi rende infelice?”. Queste complesse e importanti questioni possono avere risposta solo a seguito di un accurato lavoro di introspezione. Ci sono diverse ragioni per le quali viene scelto un determinato partner o si rimane in relazioni che non hanno futuro: alcune sono consce, mentre altre inconsce. Per comprendere cosa muova le scelte personali è necessario essere motivati a lavorare su se stessi e a prendere consapevolezza del proprio mondo interiore.
In questo articolo verranno elencate alcune delle motivazioni che impediscono la scelta di un partner che possa rendere felici, e che fanno sì che si rimanga bloccati nel rapporto con un compagno di vita che rende impossibile la serenità e l’espressione del proprio vero potenziale.
Nel momento in cui si diventa consapevoli del perché ci si trova in una determinata situazione, si diventa più pronti a fare quelle scelte responsabili che permettono di modificare gli automatismi negativi indotti dall’inconscio. Questo processo consente di essere in grado di accogliere al meglio una relazione sentimentale sana e profonda.
Prima motivazione: la paura
Nella vita molte scelte possono essere fatte assecondando la paura: ad esempio quando si evita di chiedere un aumento al proprio capo anche se lo si meriterebbe, oppure quando ci si trattiene dal confrontarsi in maniera diretta con una persona che si è comportata male. La paura è anche una delle ragioni che potrebbero far sì che non si riesca ad uscire da una relazione sbagliata, ed è l’emozione che ostacola di più la scelta di un partner adatto.
La paura ci spinge ad attaccarci completamente ad una persona, pena il rimanere da soli a vita. Ci porta a continue ossessioni e ci invia il messaggio che è troppo tardi per interrompere la relazione e cominciare una nuova vita. Tuttavia, ciò che piuttosto dovrebbe essere temuto è trascorrere il resto della propria vita nell’infelicità, accanto alla persona sbagliata. Una possibile soluzione è affrontare direttamente la paura, anche se risulta difficile e doloroso, riflettendo sinceramente su come ci si sente all’ interno della relazione. Se si prende coscienza che si rimane con il partner solo per paura di interrompere il rapporto, allora si può riflettere sul fatto che si sta scegliendo di essere infelici subito a causa della paura infondata di essere infelici in futuro.
Seconda motivazione: pensare di non valere abbastanza
Tutti quanti abbiamo alti e bassi nella vita. E’ utile pensare all’autostima come a una caratteristica che può abbassarsi, ma che può essere coltivata per rifiorire più forte di prima. Nulla è più dannoso alla possibilità di costruire relazioni serene, solide e autentiche come un’autostima cronicamente bassa. Questo fenomeno può portare a sabotare inconsciamente il rapporto, oppure a rimanere incastrati in una relazione in cui si viene trattati male, che alla lunga intacca ed elimina i pensieri positivi che si hanno su di sé.
Arriva però il momento in cui è necessario fare una scelta che porti finalmente a darsi valore. Se si sono vissute molte esperienze negative nella propria vita, darsi valore può sembrare difficile, ma è tuttavia possibile. E’ un percorso che dovrebbe partire dalla quotidianità, dall’impegno costante a essere gentili verso di sé, e a ricordare che in quanto esseri umani si ha valore a prescindere, anche quando le nostre sensazioni ci portano a pensare il contrario. E’ un processo lungo, che richiede tempo, ma può cambiare radicalmente la propria vita.
Arriva il momento in cui bisogna fare una scelta: o si riconosce il proprio valore o no. Il partner non può riempire il proprio vuoto.
Terza motivazione: i nostri sentimenti inconsci
La tendenza basilare di ognuno è quella di essere attratti, a livello inconscio, da ciò che è familiare. Le esperienze che formano ciascuno influenzano anche la scelta di un determinato partner. Molte persone scelgono partner che richiamano sensazioni familiari, privandosi della possibilità di mettersi in gioco per sperimentare qualcosa di diverso. Ad esempio, se il passato di un individuo è stato segnato da sentimenti di rifiuto e inadeguatezza, in età adulta questi sarà inconsapevolmente attratto da scenari che richiamano quelle stesse sensazioni.
Per costruire una relazione solida, e per evitare di legarsi a partner che fanno soffrire, è indispensabile, tramite un esercizio di consapevolezza, far risalire alla coscienza questi sentimenti profondi, in modo da essere in grado di fare una scelta che non sia condizionata da essi, ma che si basi unicamente sui propri bisogni e desideri autentici.
Ciascuna relazione che si vive nella propria vita porta con sé una lezione, ci insegna di cosa abbiamo bisogno per evolverci.