Cosa si intende per dipendenza affettiva?

Avere un certo grado di dipendenza nei confronti del partner è del tutto normale. Se però la propria felicità è legata interamente all’altro, la relazione diventa sbilanciata e disfunzionale. Quelle che dovrebbero essere normali richieste di supporto, si trasformano in vere e proprie pretese, che intossicano la relazione e la rendono invivibile.

Imparare ad essere emotivamente forti ed autonomi è un processo necessario, che richiede di elaborare il proprio passato affrontando quello che si vorrebbe solo mettere da parte. Ritrovare se stessi, e scoprire di avere la forza di camminare con le proprie gambe, è un’esperienza molto intensa, ed è fondamentale per trovare la propria strada verso una felicità autentica.

Come faccio a sapere se io o il mio partner abbiamo un problema di dipendenza affettiva?

Spesso si potrebbero scambiare esperienze di ossessione o dipendenza per sentimenti di amore o attrazione. E’ facile perdersi in queste sensazioni, che,se non correttamente identificate, rischiano di procurare a chi le vive una sofferenza emotiva costante, senza che se ne intraveda la via d’uscita.

E’ importante ricordare che la dipendenza non è mai amore, né mai potrà esserlo.

L’origine di questo approccio distorto al rapporto affettivo va cercata nell’infanzia (se, ad esempio, non ci si è sentiti adeguatamente amati dalle persone che contano di più) e continua nel tempo, riproponendosi ogni volta che si salta da una relazione che non funziona ad un’altra. Quando manca l’amore da bambini, una volta adulti lo si cerca ossessivamente; ed è una ricerca senza fine, destinata a non trovare mai soddisfazione.

La carenza di amore conduce a sperimentare una bassa autostima. L’incapacità di dare valore a sé stessi provoca la costante e continua necessità di attenzioni da parte del partner. Ma tutto ciò non fa altro che abbassare ulteriormente l’asticella dell’autostima, rafforzando il convincimento che non si è in grado di farcela da soli.

Questo è il risultato di un “ricatto” emotivo subito nell’infanzia, quando per avere valore agli occhi degli adulti bisognava essere all’altezza di aspettative rigide e impossibili. Chi ha vissuto questo tipo di esperienze cerca di soddisfare ogni bisogno dell’altro, nella vana speranza che tale atteggiamento possa curare la propria interiorità.

Non è però possibile essere guariti da un partner. E’ necessario imparare a curare in autonomia il bambino interiore che soffre dentro di sé.

Il processo di guarigione ha inizio nel momento in cui si impara a riconoscere i segni di dipendenza affettiva in se stessi o nel partner. E’ da qui che può cominciare il percorso per ritrovarsi e raggiungere una sana autostima, che consenta di prendere consapevolezza del proprio valore senza ricercare l’approvazione di nessun altro.