Generalmente, un moderato consumo di alcol risulta relativamente innocuo. Tuttavia, quando se ne abusa e lo si fa per periodi prolungati, (magari pensando che sia la soluzione per allentare lo stress o per fuggire dai problemi), ci si ritrova a correre gravi rischi sia sul fronte fisico che su quello psicologico.
Quello che caratterizza chi è affetto da dipendenza da alcol (chiamata anche alcolismo) è l’incapacità di interrompere l’assunzione di sostanze alcoliche anche in presenza di sforzi coscienti finalizzati a questo scopo.
Elemento distintivo nella dipendenza da alcol è la presenza della tolleranza, ovvero della necessità di assumere – superando il limite dato dall’assuefazione – quantità progressivamente maggiori di sostanze alcoliche, al fine di ottenere lo stesso grado di effetti piacevoli e calmanti. A questa si aggiungono i sintomi di astinenza, che si presentano (spesso in maniera violenta) nel momento in cui l’assunzione di alcol viene interrotta per alcuni giorni (o addirittura ore, in condizioni estreme). Tra questi sintomi ci sono nausea, irritabilità, sudorazione copiosa, fino ad arrivare, nei casi più gravi, ad allucinazioni e convulsioni.
Qual è la causa della dipendenza da alcol?
L’assunzione smodata e continuativa di sostanze alcoliche può avere diverse cause, ed è influenzata da fattori genetici, fisiologici, psicologici e sociali. Per ogni individuo ciascun fattore gioca un ruolo diverso. Ad esempio, in alcune persone affette da questa dipendenza, particolari tratti psicologici (come impulsività, bassa autostima, bisogno di approvazione) innescano emozioni difficili da gestire: in questo caso l’alcol è utilizzato come una sorta di “tranquillante”. In altri è l’ambiente sociale a giocare un ruolo chiave: prendiamo ad esempio le pressioni degli amici al “bicchiere in più”, accompagnate dalla disponibilità immediata di bevande alcoliche. Per altri ancora la presenza di traumi psichici – come un abuso sessuale – costituisce la causa dello sviluppo di questa dipendenza, allorché l’alcol viene utilizzato allo scopo di sopprimere i ricordi dolorosi.
Alcune persone sono geneticamente più vulnerabili agli effetti dell’alcol: è noto infatti che determinati individui nascono con delle varianti geniche che rendono l’organismo meno efficiente nello smaltire le bevande alcoliche, aumentandone gli effetti e rendendo quindi più probabile l’instaurarsi di una dipendenza.
Infine, l’essere vissuti in un ambiente familiare in cui il consumo di alcol era abituale, rende più probabile la possibilità che i modelli appresi vengano ripetuti automaticamente e inconsapevolmente nel corso dell’adolescenza o dell’età adulta.
Nel momento in cui si comincia a bere troppo, si instaura un particolare circolo vizioso: l’ingente quantità di alcol causa cambiamenti psicologici che fanno sì che continuare a bere sia percepita come unica soluzione per sfuggire alla sofferenza mentale. Senza contare che, a lungo andare, l’uso continuato di grandi quantità di alcol può dare origine a patologie psichiche, come depressione o ansia.
Come si fa a capire quando c’è bisogno di aiuto?
Chi è affetto da dipendenza da alcol spesso beve di nascosto o nega di avere un problema. Ma come si fa a comprendere se una persona ha bisogno di aiuto? Alcuni importanti indicatori della presenza di un problema includono la preoccupazione di familiari o amici per il comportamento della persona in questione, sentimenti di irritazione nei confronti delle critiche sulla quantità di alcol assunta, presenza di sensi di colpa, tentativi infruttuosi di smettere di bere, necessità di assumere bevande alcoliche al mattino per lenire gli effetti di assunzioni precedenti o per combattere l’ansia.
La maggior parte delle persone affette da dipendenza da alcol non riesce a smettere di bere con la sola forza di volontà. Nei casi più seri è necessario ricorrere in primo luogo ad una disintossicazione in ambiente medico-ospedaliero, che permetta di evitare sintomi di astinenza gravi e potenzialmente letali. Raggiunta una condizione di stabilità, è essenziale risolvere le problematiche psicologiche associate alla dipendenza.
Come può aiutare la presenza di uno Psicoterapeuta?
Rivolgersi ad uno Psicoterapeuta può facilitare il processo di guarigione in diversi modi.
Lo Psicoterapeuta può aiutare la persona affetta da dipendenza ad effettuare una valutazione oggettiva dell’entità del problema, stabilendo la tipologia di trattamento più adatta al soggetto e potenziandone ulteriormente la motivazione alla guarigione.
In seguito, attraverso la Psicoterapia il paziente può apprendere tecniche specifiche volte ad individuare ed affrontare situazioni, pensieri ed emozioni che inducono all’abuso di alcool. Può sviluppare inoltre nuove strategie per gestire i vissuti emotivi dolorosi, in modo da non rendere più necessario ricorrere all’ alcol per fuggire dalla realtà.
Infine, il terapeuta può fornire un intervento di supporto ai partner o alle famiglie del paziente, al fine di aiutarli a fronteggiare le difficoltà e le emozioni negative che caratterizzano il rapporto con chi è affetto da una dipendenza.