Anche se i cellulari di ultima generazione costituiscono una risorsa ormai insostituibile, l’uso compulsivo che a volte ne facciamo può interferire con il lavoro, la scuola o le relazioni sociali. Se il tempo che si passa postando sui social o giocando col cellulare è maggiore rispetto a quello che si dedica ad interagire con persone presenti anche fisicamente, o se si controllano compulsivamente e continuamente i messaggi Whatsapp e le e-mail, allora l’uso della tecnologia può sfociare in una dipendenza vera e propria.
La dipendenza da telefono cellulare si accompagna spesso ad una dipendenza da internet. Infatti, nella maggior parte dei casi, responsabile dell’assuefazione è l’uso compulsivo di app, video, siti di news o giochi. Nei casi più estremi, separasi dal proprio smartphone per più di qualche minuto diventa impossibile: allora si parla di nomofobia (terrore di rimanere privi del telefonino).
Come vedremo, la dipendenza da telefono cellulare può causare diversi problemi.
Predominanza di relazioni virtuali.
La dipendenza dai social network e dalle interazioni via telefono può portare a privilegiare gli amici o le conoscenze virtuali piuttosto che quelli reali (quante volte ci è capitato di vedere una coppia al ristorante interessata più al proprio telefono che al dialogo con il partner!). Anche se internet può costituire una valida risorsa per conoscere persone nuove, riconnettersi con vecchie amicizie o anche trovare un partner, dedicare troppo tempo ed energie ad interagire online inevitabilmente limita di molto le relazioni fisiche. Gli scambi via internet, infatti, sono immediati e non comportano difficoltà e complicazioni come avviene in quelli reali, essendo ridotti all’essenziale. Concentrarsi eccessivamente su di essi, però, mina le capacità di comunicazione nella vita di tutti i giorni e alla lunga può rendere molto difficile una condivisione autentica con le persone vicine.
Deterioramento della qualità di vita.
La navigazione compulsiva su internet o l’eccessiva quantità di tempo impiegato a guardare video possono diminuire la produttività durante le ore che si trascorrono al lavoro o a scuola. Inoltre, non è escluso che si inneschino veri e propri fenomeni di isolamento sociale, che compromettono la facoltà di portare a termine i propri compiti, di dedicarsi agli hobby preferiti, o di stare in compagnia.
Dipendenza da sesso virtuale.
Trascorrere molto tempo al cellulare, isolandosi e rinunciando alle interazioni reali può condurre anche a preferire una sessualità virtuale, incentrata su un eccessivo consumo di materiale pornografico. La facilità di accesso a tali contenuti può alla lunga portare a preferire una soddisfazione immediata, priva delle difficoltà e degli ostacoli che spesso accompagnano la costruzione di una relazione sessuale o sentimentale autentica. Nei casi più estremi, la continua concentrazione su fantasie e modalità sessuali inapplicabili nella vita di tutti i giorni porta a perdere totalmente interesse per la sessualità reale.
Dipendenza da videogiochi.
Gli attuali giochi disponibili sullo smartphone sono strutturati in maniera tale da catturare completamente l’attenzione. Suoni, colori vivaci e continue ricompense possono rendere molto difficile rinunciare a giocare per tornare alla vita reale. In più, la maggior parte dei videogiochi prevede l’investimento costante di piccole somme di denaro per aumentarne la qualità, aggiungendo risorse ed elementi nuovi. Non è escluso quindi che a lungo andare la compulsione nei confronti del gioco possa comportare anche un significativo esborso economico.
Ma come nasce la dipendenza da telefono cellulare?
Piccolo e quindi facilmente trasportabile, indispensabile nella vita di tutti i giorni: è difficile che il telefono cellulare non sia con noi ovunque ci troviamo. Ma la disponibilità di fonti di gratificazione immediata che ne deriva rende l’uso dello smartphone una delle attività più a rischio per l’instaurarsi di una dipendenza. Esattamente come nel caso di droghe ed alcool, un like sui social o una vittoria ai videogiochi possono indurre il rilascio di dopamina , neurotrasmettitore legato al piacere che agisce a livello cerebrale. E, così come succede nelle dipendenze da sostanze, nel corso del tempo è necessaria una “dose” sempre maggiore per raggiungere lo stesso livello di soddisfazione. L’assenza di danni immediati e il fatto che l’utilizzo anche prolungato dello smatphone sia socialmente accettabile, rende inoltre più difficile riuscire ad individuarne gli effetti deleteri. Inoltre l’uso compulsivo del telefono cellulare potrebbe essere sintomatico di altre problematiche non riconosciute, come alti livelli di stress, ansia o depressione, condizioni addirittura acuite dall’uso smodato e improprio dello smartphone: infatti, utilizzare il telefonino come distrazione dai sentimenti negativi non fa altro che allontanare quei contatti umani o limitare quelle attività che potrebbero aiutare a stare meglio.
Come si affronta la dipendenza da telefono cellulare?
Poiché lo smartphone al giorno d’oggi è uno strumento di fondamentale importanza, l’obiettivo non dovrebbe essere quello di eliminarne completamente l’uso, bensì di ritornare ad un sano impiego dello stesso, che permetta di svagarsi e comunicare, senza tuttavia isolarsi o rinunciare ad attività e relazioni che non siano quelle virtuali. A tal fine, possono essere applicate determinate strategie particolarmente utili:
1. Organizzare attentamente l’utilizzo del cellulare.
Ad esempio, è possibile scegliere in anticipo i momenti in cui ci si dedicherà ai social o ai giochi, monitorandoli attentamente. In alternativa, si può stabilire una certa quantità di tempo di utilizzo come “ricompensa” dopo aver adempiuto ad un dovere quotidiano.
2. Spegnere il cellulare.
In determinati momenti è necessario abituarsi a tenere il cellulare spento o silenziato, per dedicare completa attenzione a ciò che si sta facendo: ad esempio quando si è alla guida, nel corso delle riunioni lavorative, durante i pasti e nei momenti trascorsi con i propri cari o gli amici.
3. Non portare il cellulare a letto.
I continui stimoli forniti dai giochi e dai social network non consentono di raggiungere quel rilassamento psicofisico necessario ad un sonno ristoratore. In più, l’incapacità di “staccarsi” dalle cosiddette “chat” spesso porta a una vera e propria procrastinazione del sonno, che alla lunga può condurre a stanchezza cronica e innalzamento dei livelli di stress.
4. Creare un’alternativa all’uso del cellulare.
In quei momenti in cui ci si sente annoiati, resistere alla tentazione di ricorrere al cellulare può essere molto difficile. E’ quindi molto utile ricorrere a soluzioni diverse per impiegare il tempo in maniera più costruttiva. Quali? Ad esempio leggere, praticare attività creative, o, perché no, avvicinarsi alla meditazione.
5. Evitare il controllo compulsivo del telefono.
Se ci si rende conto di trascorrere molto tempo a controllare lo schermo dello smartphone alla ricerca di nuove notifiche o nuovi messaggi, risulta di fondamentale importanza iniziare un programma di dilazione dei controlli, imponendosi ad esempio di effettuare le verifiche ogni 15 minuti (e non prima), per arrivare gradualmente a 30 minuti ed eventualmente ad un’ora.
Per concludere, bisogna ricordare che i genitori non dovrebbero mai lasciare i bambini alle prese con i vari social network senza una supervisione attenta e costante. In questi casi lo smartphone, se non adeguatamente utilizzato attraverso il responsabile controllo di un adulto, può davvero, come purtroppo la cronaca ci insegna, diventare molto pericoloso.